Wednesday, January 03, 2018
The Resurrection of the Flesh
Boccaccio, Decameron 3.10.13 (the maiden Alibech speaking with the hermit Rustico; tr. John Payne):
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Matters standing thus and Rustico being more than ever inflamed in his desires to see her so fair, there came the resurrection of the flesh, which Alibech observing and marvelling, "Rustico," quoth she, "what is that I see on thee which thrusteth forth thus and which I have not?"This is left untranslated in J.M. Rigg's version (1903). See Theo Hermans, The Conference of the Tongues (2007; rpt. London: Routledge, 2014), pp. 60-63.
"Faith, daughter mine," answered he, "this is the devil whereof I bespoke thee; and see now, he giveth me such sore annoy that I can scarce put up with it."
E così stando, essendo Rustico più che mai nel suo disidero acceso per lo vederla così bella, venne la resurrezion della carne; la quale riguardando Alibech e maravigliatasi, disse: "Rustico, quella che cosa è che io ti veggio che così si pigne in fuori, e non l'ho io?"
"O figliuola mia," disse Rustico "questo è il diavolo di che io t'ho parlato. E vedi tu? ora egli mi dà grandissima molestia, tanta che io appena la posso sofferire."