Monday, March 19, 2018
Redi in Interiorem Hominem
Umberto Eco (1932-2016), Inventing the Enemy, tr. Richard Dixon (Boston: Houghton Mifflin Harcourt, 2012), p. 132:
Newer› ‹Older
Look at that idiot walking along the street, wearing his iPod headphones; he cannot spend an hour on the train reading a newspaper or looking at the countryside, but has to go straight to his mobile phone during the first part of the journey to say "I've just left" and on the second part of the journey to say "I'm just arriving." There are people now who cannot live away from noise. And it is for this reason that restaurants, already noisy places, offer extra noise from a television screen—sometimes two—and music; and if you ask for them to be switched off, people stare at you as if you're mad. This great need for noise is like a drug; it is a way to avoid focusing on what is really important. Redi in interiorem hominem: yes, in the end, the example of Saint Augustine could still provide a good ideal for the world of politics and television.
Chi è l'imbecille che marcia per strada con l'iPod nelle orecchie o che non riesce a stare un'ora in treno leggendosi il giornale o guardando il paesaggio, ma deve immediatamente attivare il telefonino per dire nella prima parte del viaggio: "Sono partito" e nella seconda parte del viaggio: "Sto per arrivare"? Sono ormai persone che non riescono a vivere al di fuori del rumore. Ed è per questo che i ristoranti, già rumorosi di per sé per l'afflusso dei clienti, offrono rumore in più attraverso due televisori accesi, talora, e la musica; e se gli chiedete di spegnere, vi guardano come se foste dei pazzi. Questo bisogno intenso di rumore ha funzione di droga e impedisce di focalizzare ciò che sarebbe veramente fondamentale. Redi in interiorem hominem: sì, alla fine un buon ideale per l'universo della politica di domani e della televisione sarebbe ancora sant'Agostino.