Wednesday, February 19, 2020

 

The Dunning-Kruger Effect

Giacomo Leopardi (1798-1837), Pensieri, LXIV (tr. W.S. Di Piero):
If an artist, scientist, or intellectual of whatever discipline is in the habit of comparing himself not to other members of his discipline but rather to the discipline itself, then the more intelligent he is the lower will be his opinion of himself. For his sense of his own inferiority grows in direct proportion to his deepening knowledge of his discipline. That is why all great men are modest: they consistently measure themselves not in comparison to other people but to the idea of perfection ever present in their minds, an ideal infinitely clearer and greater than any common people have, and they also realize how far they are from fulfilling their ideal. The masses, on the other hand, readily and perhaps rightly believe that they have not only realized the idea of perfection they have in mind, but that they have surpassed it.

Quell'artefice o scienziato o cultore di qualunque disciplina, che sarà usato paragonarsi, non con altri cultori di essa, ma con essa medesima, più che sarà eccellente, più basso concetto avrà di se: perché meglio conoscendo le profondità di quella, più inferiore si troverà nel paragone. Così quasi tutti gli uomini grandi sono modesti: perché si paragonano continuamente, non cogli altri, ma con quell'idea del perfetto che hanno dinanzi allo spirito, infinitamente più chiara e maggiore di quella che ha il volgo; e considerano quanto sieno lontani dal conseguirla. Dove che i volgari facilmente, e forse alle volte con verità, si credono avere, non solo conseguita, ma superata quell'idea di perfezione che cape negli animi loro.



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