Monday, July 13, 2020
The Wisdom of Steinlauf
Primo Levi, If This Is a Man, tr. Stuart Woolf (New York: The Orion Press, 1959), pp. 39-40:
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It grieves me now that I have forgotten his plain, outspoken words, the words of ex-sergeant Steinlauf of the Austro-Hungarian army, Iron Cross of the '14-'18 war. It grieves me because it means that I have to translate his uncertain Italian and his quiet manner of speaking of a good soldier into my language of an incredulous man. But this was the sense, not forgotten either then or later: that precisely because the Lager was a great machine to reduce us to beasts, we must not become beasts; that even in this place one can survive, and therefore one must want to survive, to tell the story, to bear witness; and that to survive we must force ourselves to save at least the skeleton, the scaffolding, the form of civilization. We are slaves, deprived of every right, exposed to every insult, condemned to certain death, but we still possess one power, and we must defend it with all our strength for it is the last — the power to refuse our consent. So we must certainly wash our faces without soap in dirty water and dry ourselves on our jackets. We must polish our shoes, not because the regulation states it, but for dignity and propriety. We must walk erect, without dragging our feet, not in homage to Prussian discipline but to remain alive, not to begin to die.
These things Steinlauf, a man of good will, told me; strange things to my unaccustomed ear, understood and accepted only in part, and softened by an easier, more flexible and blander doctrine, which for centuries has found its dwelling place on the other side of the Alps; according to which, among other things, nothing is of greater vanity than to force oneself to swallow whole a moral system elaborated by others, under another sky. No, the wisdom and virtue of Steinlauf, certainly good for him, is not enough for me. In the face of this complicated world my ideas of damnation are confused; is it really necessary to elaborate a system and put it into practice? Or would it not be better to acknowledge one's lack of a system?
Ho scordato ormai, e me ne duole, le sue parole diritte e chiare, le parole del già sergente Steinlauf dell'esercito austro-ungarico, croce di ferro della guerra '14-18. Me ne duole, perché dovrò tradurre il suo italiano incerto e il suo discorso piano di buon soldato nel mio linguaggio di uomo incredulo. Ma questo ne era il senso, non dimenticato allora né poi: che appunto perché il Lager è una gran macchina per ridurci a bestie, noi bestie non dobbiamo diventare; che anche in questo luogo si può sopravvivere, e perciò si deve voler sopravvivere, per raccontare, per portare testimonianza; e che per vivere è importante sforzarci di salvare almeno lo scheletro, l'impalcatura, la forma della civiltà. Che siamo schiavi, privi di ogni diritto, esposti a ogni offesa, votati a morte quasi certa, ma che una facoltà ci è rimasta, e dobbiamo difenderla con ogni vigore perché è l'ultima: la facoltà di negare il nostro consenso. Dobbiamo quindi, certamente, lavarci la faccia senza sapone, nell'acqua sporca, e asciugarci nella giacca. Dobbiamo dare il nero alle scarpe, non perché cosi prescrive il regolamento, ma per dignità e per proprietà. Dobbiamo camminare diritti, senza strascicare gli zoccoli, non già in omaggio alla discipiina prussiana, ma per restare vivi, per non cominciare a morire.
Queste cose mi disse Steinlauf, uomo di volontà buona: strane cose al mio orecchio dissueto, intese e accettate solo in parte, e mitigate in una piu facile, duttile e blanda dottrina, quella che da secoli si respira al di qua delle Alpi, e secondo la quale, fra l'altro, non c'è maggior vanità che sforzarsi di inghiottire interi i sistemi morali elaborati da altri, sotto altro cielo. No, la saggezza e la virtù di Steinlauf, buone certamente per lui, a me non bastano. Di fronte a questo complicato mondo infero, le mie idee sono confuse; sarà proprio necessario elaborare un sistema e praticarlo? o non sarà piu salutare prendere coscienza di non avere sistema?